Da quando Microsoft ha lanciato Windows 10 nel 2015, diverse accuse di intrusione di dati personali hanno afflitto il sistema operativo. Mentre il gigante di Redmond ha successivamente introdotto modifiche al controlli sulla privacy per gli utenti della piattaforma, sembra che il titano del software non abbia soddisfatto completamente alcuni regolatori nonostante loro, non ultimi quelli dell'Unione Europea.
Il gruppo di lavoro dell'articolo 29, composto da 28 organi direttivi che implementano i dati dell'UE leggi di protezione, rimane preoccupato per le impostazioni sulla privacy e le politiche di raccolta dei dati incorporate in Windows 10. Più specificamente, la preoccupazione indugia sul volume di dati che il sistema operativo raccoglie per impostazione predefinita. L'UE solleva anche dubbi sul fatto che Microsoft raccolga ed elabori tutti questi dati con il pieno consenso dell'utente.
Il più recente di Microsoft modificare il controllo della privacy l'installazione in Windows 10 è avvenuta il mese scorso. La società ha affermato che la modifica mirava a semplificare i livelli di dati diagnostici e ridurre al minimo la quantità di dati raccolti a livello di base. Microsoft è pronta a implementare la nuova struttura delle impostazioni sulla privacy per gli utenti tramite Windows 10
Aggiornamento dei creatori, che sbarcherà ad aprile 2017.Pochi giorni dopo che la società ha pubblicato un blog sulle modifiche alla privacy, l'autorità di vigilanza sulla protezione dei dati ha inviato una lettera a Microsoft, sollevando alcune preoccupazioni su come l'azienda intende trattare i dati personali di utenti. Il gruppo ha scritto:
Il gruppo di lavoro nutre notevoli preoccupazioni su alcuni dati personali raccolti e ulteriormente elaborati da Microsoft all'interno di Windows 10 sistema operativo e in particolare le impostazioni predefinite o l'apparente mancanza di controllo per un utente per impedire la raccolta o l'ulteriore elaborazione di tali dati.
Di conseguenza, il Gruppo di lavoro richiede specificamente ulteriori informazioni esplicative a Microsoft, in qualità di titolare del trattamento di questi dati personali, su come gli opt-out, le impostazioni predefinite e altri i meccanismi di controllo disponibili presentati durante l'installazione del sistema operativo Windows 10 forniscono una base giuridica valida per il trattamento dei dati personali ai sensi della direttiva sulla protezione dei dati 95/46/CE.
Ciò è particolarmente preoccupante quando Microsoft fa affidamento sul consenso come base legale per il trattamento dei dati personali. Il Gruppo di Lavoro ha già pubblicato il Parere 15/2011 sulla definizione di consenso in cui si evidenzia che per essere considerato valido il consenso deve essere pienamente informato, liberamente prestato e specifico.
Sei d'accordo con la richiesta dell'autorità di vigilanza sulla privacy dei dati di una spiegazione sui tipi di dati personali elaborati da Microsoft? Condividi i tuoi pensieri nei commenti.
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